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Chi siamo


ORTOGNATODONZIA 


Introduzione

I denti e la bocca sono indispensabili per la masticazione.
Il loro ruolo, tuttavia, è essenziale anche per altre funzioni, che in armonia con le varie parti del corpo, condizionano la nostra vita di relazione.
Qualsiasi alterazione dell'equilibrio del distretto dento-maxillo-facciale, dunque, ha implicazioni non solo sulla corretta funzione, ma potrebbe determinare difficoltà e/o disagi comportamentali.
Le disarmonie ortognatodontiche sono imputabili a molteplici cause. 
La componente genetica familiare, sebbene abbia una notevole importanza, da sola non è sufficiente a giustificare l'origine di una malocclusione, che, certamente, è anche influenzata da situazioni che interferiscono con l'attività fisiologica del cavo orale durante la deglutizione, la fonazione, la respirazione e la masticazione.
Le abitudini viziate (succhiamento del pollice, postura scorretta, deglutizione con interposizione della lingua tra i denti, etc...) e la respirazione orale (tonsilliti, adenoiditi, macroglossia, etc...) rientrano in questo contesto.
Altre cause sono imputabili a patologie che abbiano interferito con il normale sviluppo embrionale; a traumi causati o da una compressione del feto o da una lesione occorsa durante il parto; a eventi traumatici accompagnati o meno a frattura dello scheletro facciale, soprattutto nell'età infantile.
Lo specialista in  ortodonzia non si occupa solo di spostare i denti per raggiungere la migliore relazione occlusale possibile, stabile nel tempo e compatibile con una buona estetica facciale, ma ha anche la possibilità durante le fasi di crescita e maturazione di controllare e correggere le strutture ossee dento-facciali con l'utilizzo di apparecchiature funzionali che stimolano e riequilibrano le forze normalmente sviluppate nel cavo orale, di qui il termine di ortognatodonzia.

Valutazione ortognatodontica

Indispensabile per impostare un efficace piano di trattamento, è giungere ad una corretta e precisa diagnosi attraverso:
- una approfondita anamnesi
- un attento esame obiettivo
- una meticolosa valutazione dei dati diagnostici (esami radiologici, analisi cefalometrica, studio dei modelli, comparazione delle fotografie).

La radiografia panoramica delle arcate dentarie o ortopantomografia consente di evidenziare eventuali lesioni patologiche dell'osso e dei seni mascellari, neoformazioni, la presenza, il numero e la posizione dei denti.
La teleradiografia in proiezione latero-laterale è importante per lo studio e l'impostazione del piano di trattamento.
I modelli in gesso delle arcate dentarie permettono di riprodurre l'occlusione e di evidenziarne eventuali asimmetrie.
Le fotografie del volto e della cavità orale registrano la situazione prima del trattamento e consentono di verificarne l'evoluzione successiva.

Principali disarmonie occlusali

-Morso aperto (vedi fig. 01): situazione in cui vi è contatto tra i denti molari delle arcate dentarie mentre non vi è sovrapposizione degli incisivi per cui rimane dello spazio tra i denti anteriori e le labbra rimangono dischiuse.
Morso profondo (vedi fig. 02): situazione in cui c'è contatto tra i molari e premolari ma il gruppo incisivo superiore copre completamente o quasi quello inferiore.
Morso incrociato (vedi fig. 03): può essere unilaterale o bilatelare a seconda se una o le due emiarcate superiori chiudono spostate internamente rispetto a quelle inferiori.

Classificazione delle malocclusioni

Le malocclusioni sono suddivise in classe in base ad una precisa tipologia:

I classe (vedi fig. 04): le due arcate dentarie sono in normo-occlusione ma i denti sono affollati, storti o  malposti.
II classe (vedi fig. 05): la posizione dell'arcata superiore risulta più avanzata rispetto all'arcata inferiore o per  avanzamento del mascellare o per iposviluppo della mandibola o per entrambi le  situazioni.
III classe (vedi fig. 06): la posizione dell'arcata inferiore è più avanzata rispetto all'arcata superiore o per  avanzamento della mandibola o per arretramento del mascellare o per entrambe le situazioni.

Principi generali

Il trattamento ortognatodontico non si attua soltanto durante l’età evolutiva, ma può essere eseguito con successo anche in età adulta allorquando vi siano le giuste condizioni per migliorare l'occlusione e/o l'aspetto estetico.
La durata di ciascun trattamento ortognatodontico è in relazione al tipo ed alla gravità della malocclusione ed inoltre è condizionata dalla risposta individuale e dal grado di collaborazione del paziente.
In relazione al tipo di malocclusione il piano di trattamento potrebbe prevedere le estrazioni dei cosiddetti denti del giudizio o di altri denti per ottenere lo spazio necessario all'allineamento dentale definitivo.
Parte integrante del trattamento ortognatodontico è la contenzione da attuarsi una volta terminata la fase attiva. Rappresenta un momento altrettanto importante per il mantenimento dei  risultati raggiunti, poichè i denti, le strutture di sostegno e la muscolatura orale necessitano di tempi lunghi per un completo riadattamento alle correzioni apportate.
In conclusione è bene sottolineare la necessità di evitare bevande e cibi attaccaticci o eccessivamente ricchi di zuccheri e di attuare un' accurata igiene orale  durante tutte le fasi del trattamento ortognatodontico, in quanto le apparecchiature ortodontiche rappresentano un ostacolo maggiore all'igiene con il rischio di una maggiore incidenza all'insorgenza della carie.

 

 

 
 
FOTOGALLERY

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MORSO APERTO
 
FACCETTE IN CERAMICA
Situazione finale
(arcata superiore)
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